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L'emergenza sanitaria ha posto la necessità di un profondo ripensamento anche nel campo del turismo, sottolineando la centralità del turismo culturale, lento, di prossimità, dei cammini, dei borghi, dei 'siti meno noti'. L'alleanza tra turismo e patrimonio culturale è fondamentale per rendere più colto il turismo: non più elitario, ma di migliore qualità, più rispettoso dei paesaggi e del patrimonio, capace di offrire una vera, intensa, piacevole esperienza di vita e di conoscenza delle mille peculiarità culturali dell'Italia. La Puglia in tal senso è un modello. Può contare su centinaia di siti archeologici, piccoli e grandi, urbani, rurali, costieri e subacquei, dalla preistoria fino alla contemporaneità. L'autore, archeologo molto noto, propone venti visite in siti archeologici dal nord al sud della Puglia, da Vieste a Vaste, passando per siti antichi e medievali abbandonati (Siponto, Herdonia, Canne, Castiglione, Monte Sannace, Egnazia, Cavallino, Rudiae, Saturo), città antiche a continuità di vita (Lucera, Ascoli Satriano, Canosa, Gravina, Castro), insediamenti rupestri (Lama d'Antico), abbazie (Cerrate) o siti del Novecento (il campo 65 di Altamura). Non una guida archeologica per specialisti, ma suggestioni di viaggio, letture per preparare una visita e per immergersi nelle tante storie stratificate nei paesaggi pugliesi.